La Conferenza Stato/Regioni ha approvato nello scorso novembre l’aggiornamento del documento “Le Fibre Artificiali Vetrose (FAV) - Linee guida per l’applicazione della normativa inerente ai rischi di esposizioni e le misure di prevenzione per la tutela della salute”.
Il testo conferma il ruolo delle Note Q e R del Regolamento CLP (Classification, Labelling and Packaging) : è sufficiente la conformità ad una sola delle due affinché le fibre siano classificate non pericolose e precisamente:
- Nota Q: la fibra ha superato con successo un test di bio-solubilità
- Nota R: la fibra ha un diametro medio ponderato superiore a 6 micron
Questo significa che per la rimozione di FAV conformi alla Nota Q o R è sufficiente l’utilizzo di indumenti da lavoro, mascherina protettiva usa e getta, guanti, eventuali occhiali protettivi.
Per le FAV classificate pericolose, invece, sono necessarie maggiori precauzioni e precisamente il confinamento statico o statico/dinamico a seconda che il contenuto di ossidi alcanino terrosi sia superiore o inferiore al 18%.
Il nostro cliente ha 80 cabine di trasformazione del gas, disseminate in varie località del nord est dell'Italia, con tubazioni coibentate in fibra artificiale vetrosa.
Le attività di cui siamo stati incaricati consiste nella sostituzione di tutte le coibentazioni presenti nelle cabine che risultavano prive della necessaria documentazione tecnica attestante la loro non pericolosità e la loro efficienza termica, incluso il servizio di monitoraggio e rimozione delle fibre artificiali vetrose (F.A.V.), ritenuto necessario per mantenere nelle migliori condizioni di sicurezza gli impianti.
In sintesi le attività svolte sono :
- campionamenti massivi delle coibentazioni ed analisi delle fibre aerodisperse per la ricerca delle FAV
- rimozione delle fibre artificiali vetrose sia pericolose che non pericolose
- analisi delle fibre aerodisperse post rimozione delle coibentazioni pericolose
- fornitura e posa in opera delle nuove coibentazioni
Mediamente, per ogni cabina, sono stati effettuati da 1 a 4 campionamenti sulle coibentazioni che hanno dato come risultato la presenza, in circa il 50% dei casi, di FAV classificate pericolose di categoria 2B (ex caso 3).
Si tratta di "possibili agenti cancerogeni per l'uomo" e come tali la loro bonifica prevede oggi, come indicato nelle Linee Guida, il confinamento statico dei locali con teli di politene, in aggiunta ai normali dispositivi di protezione individuale. La ricoibentazione delle coppelle è fatta utilizzando lana minerale di nuova generazione che assolve ai requisiti della nota Q ovvero la Biosolubilità della fibra.
Nelle foto allegate si possono vedere dei particolari delle tubazioni interessate dalle attività di monitoraggio e bonifica.
Per altre informazioni tecniche scrivete: a Cette adresse e-mail est protégée contre les robots spammeurs. Vous devez activer le JavaScript pour la visualiser.