Pubblicate sul sito del Gse le graduatorie per accedere agli incentivi delle Rinnovabili del primo bando dello scorso settembre. Al via il 31 gennaio la prossima gara. Ricordiamo che saranno 7 le finestre disponibili con cadenza quadrimestrale. Il Gestore dei Servizi Energetici ha pubblicato sul proprio sito internet (www.gse.it) le graduatorie dei Registri e delle Aste relativi al Decreto 4 luglio 2019 (cosiddetto Fer1). Su 730 MW messi a disposizione dal primo bando lo scorso 30 settembre, il Gse ha ricevuto oltre 880 domande per un totale di 772 MW. Sono stati saturati i contingenti dei Registri (Gruppo A e Gruppo B) e delle Aste (Gruppo A). In particolare, le richieste del Gruppo A, relativo agli impianti eolici onshore e agli impianti fotovoltaici di nuova costruzione, sono state superiori al doppio del contingente messo a bando di 45 MW. Nel caso del Gruppo B, relativo agli impianti idroelettrici e agli impianti a gas residuati, la richiesta ha espresso oltre il triplo dei 10 MW previsti nel bando.
La vera sorpresa sono le sole 96 domande del Gruppo A2, destinato agli impianti fotovoltaici installati in sostituzione di coperture di amianto, corrispondenti a 15 MW impegnata. Ben poca cosa sui 100 MW disponibili. Come avevamo già commentato alla pubblicazione degli incentivi sulle Rinnovabili, il grosso contingente messo a disposizione del gruppo A-2, ben 800 MW su 1.770 MW totali incentivabili previsti dalle 7 procedure programmate, permette a chi ne farà richiesta di avere ottime possibilità di aggiudicarsi gli incentivi previsti.
Per quanto riguarda invece le Aste, in quelle del Gruppo A, relativo agli impianti eolici on-shore e agli impianti fotovoltaici di nuova costruzione, sono arrivate 26 domande per un totale di 595 MW, a fronte di un contingente messo a bando di 500 MW.
Ricordiamo che il prossimo bando si aprirà il 31 gennaio per chiudersi il primo marzo 2020 e includerà anche il contingente non assegnato nella sessione precedente.
Sono in corso i lavori di riqualificazione a piano terra della Stazione Centrale di Milano. Tra il binario 21 dove oggi si trova il Memoriale della Shoah di Milano e il primo tunnel che collega viale Brianza con viale Lunigiana sarà realizzato il parcheggio CM7 per agevolare la viabilità e migliorare i servizi della Stazione Centrale. Si tratta di una struttura di 26.400 metri quadri che permetterà di rendere disponibili circa 430 posti auto e 75 posti moto.
Qui si trovavano i magazzini della Stazione, collegati alla zona merci, dove un grande carroponte permetteva la movimentazione di interi carri ferroviari, attraversando ortogonalmente i vari tunnel carrabili.
In questa fase stiamo effettuando la bonifica dei materiali pericolosi rinvenuti principalmente in:
macerie provenienti da precedenti lavorazioni
controsoffitti
pietrisco ferroviario
Per quest'ultimo, si è resa necessaria un'approfondita mappatura, nelle zone dove sono presenti i binari per la movimentazione dei carri merci, per identificare e poi rimuovere il ballast pericoloso contenente amianto.
FASI RIMOZIONE BALLAST
- Installazione cantiere (recinzione, impianto elettrico e idrico, allestimento aree deposito)
- Monitoraggio di fondo iniziale delle fibre aero disperse
- Incapsulamento preliminare di tutta la massicciata e ballast ferroviario tramite pompe a bassa pressione
- Rimozione dei binari e loro avvio a impianto di recupero
- Predisposizione di un confidamento statico mediante applicazione di teli in politene
- Installazione Unità di Decontaminazione del Personale (4 stadi) e Materiale a 1 stadio.
- Richiesta collaudo fumo da parte di ATS e accensione impianto di estrazione.
- Rimozione delle traversine ferroviarie e loro decontaminazione all’interno dell’UdM.
- Scavo e rimozione del ballast contenente amianto mediante utilizzo di escavatore dotato di benna. La bonifica avviene con costante nebulizzazione di acqua.
- Insaccamento in big bags omologati amianto. Trasporto dei big bags nel primo stadio dell’UdM utilizzando un transpallet o mini escavatore.
- Lavaggio dei big bags.
- Trasporto dei big bags decontaminati all’area di stoccaggio mediante muletto operante dall’esterno dell’UdM.
- Richiesta ad ATS per l’effettuazione dell’ispezione visiva.
- Analisi finale di restituzione in SEM da parte di un laboratorio accreditato dal Ministero.
- Spianto cantiere.
Tra le varie novità previste dalla legge regionale lombarda n. 18/2019 pubblicata lo scorso novembre, che concerne le norme di semplificazione e incentivazione per la rigenerazione urbana e territoriale, segnaliamo le nuove misure di incentivazione e semplificazione per il recupero del patrimonio edilizio abbandonato.
In sintesi vengono introdotte :
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norme per favorire gli usi temporanei di aree ed edifici dismessi (art. 4 ), inutilizzati o sottoutilizzati.
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semplificazioni del cambio di destinazione d’uso da produttivo a direzionale (art. 4 ) con eccezioni per attività di logistica e altre similari
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incentivazioni per il recupero del patrimonio edilizio esistente (art. 4) sotto forma di premi volumetrici e deroghe in relazione agli immobili dismessi da più di 5 anni e caratterizzati da condizioni di degrado. Individuazione degli immobili degradati da parte dei Comuni o, decorsi 6 mesi, tramite perizia dei privati. Sul fronte delle disincentivazioni, gli immobili individuati dovranno essere recuperati entro 3 anni oppure il Comune potrà diffidare interventi di recupero e se la diffida non andasse a buon fine è prevista la demolizione con possibilità di perequare i diritti edificatori.
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Previsioni di riduzione del 50% dei contributi di costruzione per gli interventi di ristrutturazione urbanistica in ambito di rigenerazione urbana e riduzione del contributo di costruzione per gli interventi di ristrutturazione edilizia. Prevista la riduzione del 60% degli oneri di urbanizzazioni per tutte le ristrutturazioni di immobili da rigenerare.
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Disincentivazioni sotto forma di aumento del costo di costruzione fra il 20 e il 40% per gli interventi che consumano suolo o del 50% per gli interventi che insedino attività logistiche
link alla legge n. 18/2019: http://normelombardia.consiglio.regione.lombardia.it/NormeLombardia/Accessibile/main.aspx?exp_coll=lr002019112600018&view=showdoc&iddoc=lr002019112600018&selnode=lr002019112600018
commento alla legge: https://www.teknoring.com/news/riqualificazione-urbana/edifici-abbandonati-lombardia-incentivi-recupero/
Nella regione dello Champagne si trova lo stabilimento di Chalons che è stato scelto da SNCF per realizzare un cantiere test per lo smantellamento e la bonifica di carrozze ferroviarie. La nostra società già a fine secolo scorso aveva condotto varie campagne di bonifica su treni italiani progettando ed allestendo appositamente delle strutture confinate e tecnologicamente evolute, presso due siti nel nord Italia collegati alla rete ferroviaria nazionale. Questa esperienza durata diversi anni nei quali TIA ha trattato centinaia di mezzi ferroviari ha convinto la società d'Oltralpe ad affidarci quest'importante commessa che sarà propedeutica alla realizzazione di un vero e proprio sistema industriale per il trattamento delle carrozze a fine ciclo.
L'intero processo di smantellamento dei 12 vagoni passeggeri dismessi, oggetto di questo cantiere prova, prevede:
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lo strip out degli interni
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la rimozione delle sostanze pericolose (amianto e fibre artificiali vetrose)
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la demolizione
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il recupero dei materiali
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lo smaltimento delle sostanze pericolose.
Obiettivo delle attività in corso è testare su una limitata quantità di materiale ferroviario dismesso diversi processi, tecnologie e metodologie per ingegnerizzare il sistema ai fini di un intervento successivo su scala industriale. che interesserà grandi volumi.
Sono state individuate ed utilizzate per lo scopo delle porzioni dello stabilimento di Chalons riservando dei binari distinti per lo stoccaggio dei carri in attesa di trattamento, per la bonifica e per lo smantellamento.
Ognuno di essi è stato oggetto di modifica per l'approntamento degli impianti necessari allo scopo e dei dispositivi di protezione previsti dalla legge.
Qui sotto foto di attività di bonifica eseguite su carrozze ferroviarie italiane.