Questa importante commessa è stata realizzata in Francia nella ex sede di un'azienda automobilistica tedesca.
Il complesso immobiliare oggetto degli interventi di bonifica era costituito da 4 piani fuori terra più 2 seminterrati delle dimensioni medie di 15.000 m2 in pianta, oltre a strutture adiacenti di minori dimensioni.
Gli immobili erano stati costruiti in un periodo in cui l'amianto è stato molto impiegato ed hanno dovuto essere bonificati in diversi ubicazioni.
Si è intervenuto su diversi MCA tra cui :
- Colle per piastrelle
- Rivestimenti
- Paxalu
- Guarnizioni flange
- Colle nere su isolamento termico
- Giunti di dilatazione
- Trecce su guaina
- Piastre tipo glasal FC
- Mastici bianchi e Mastici sigillanti tra vetro e telaio metallico
La presenza di vernici al piombo su pali, travi e pareti ha reso necessario prevedere anche la bonifica del piombo, attività di rimozione obbligatoria in Francia.
Sono state organizzazte 26 aree di decontaminazione ed impiegati nei momenti di punta circa 40 operatori specializzati.
Sono recentemente terminati i nostri lavori di bonifica presso una delle più prestigiose aziende produttrici di orologi in Svizzera.
Per la nostra filiale d'oltralpe si tratta di interventi capillari su diversi materiali in un contesto molto delicato e prestigioso che dà lustro alla nostra presenza in Svizzera.
Come si evince dalle immagini, l'intera struttura è stata confinata e si è proceduto a bonificare materiali vari contenenti sia amianto che PCB (cancerogeno al bando in Svizzera).
I Lavori hanno impiegato mediamente 9 operatori ed hanno riguardato principalmente :
- Giunti flangiati su tubi: 100 pezzi
- Passacavi e tubi in fibrocemento: 205 ml
- Isolante termico: 140 ml
- Adesivo bituminoso e piastrellatura sotto lastre: 60 m2
- Intonaco per facciate: 630 m2
- Lastre ondulate in fibrocemento sul tetto: 1550 m2
- Impermeabilizzazione bituminosa di coperture piane: 350 m2
- Rivestimento rosso sull'isolamento: 350 m2
- Verniciatura PCB: 75 m2
- Condensatori per apparecchi di illuminazione PCB: 305 pezzi
E' in corso il contratto di gestione del materiale contenente amianto (MCA) per una multinazionale del settore carburanti. Si tratta di un contratto quadro della durata di 3 anni per la gestione dell'amianto nelle stazioni di servizio. Riguarda l'intera rete del nord e centro Italia dove sono dislocati la maggior parte dei punti vendita carburante.
L'organizzazione dei lavori di smaltimento trae origine da diverse situazioni che possono originarsi nei PdV della committenza e che principalmente sono :
rimozione MCA di tipo “programmabile" cioè
prima dell’inizio delle attività di cantiere (ristrutturazione/smantellamento) risulta nota alla Committente la presenza di MCA
rimozione MCA di tipo “spot” cioè
non risulta nota alla Committente prima dell’inizio dell’attività di cantiere (ristrutturazione/smantellamento) la presenza di MCA
rimozione MCA di tipo “a chiamata” cioè
il Punto Vendita non è oggetto di ristrutturazione/smantellamento, ma alla Committente è nota la presenza di MCA
rimozione MCA interrato cioè
nell’ambito del cantiere (ristrutturazione/smantellamento), durante le attività di scavo vengono messi in luce manufatti potenzialmente contenenti amianto
Come previsto dalla legge, anche in questo caso gli interventi possono essere di :
- bonifica quando il MCA viene eliminato
- incapsulamento quando il MCA viene lasciato sul posto ed incapsulato con speciale prodotto
- confinamento quando il MCA viene lasciato sul posto e confinato cioè segregato da una copertura
I lavori riguardano prevalentemente materiale con amianto presente in tettoie, pareti di sostegno, tubazioni, serbatoi, terreni
In alcuni casi, dove la Committenza ritiene necessario intervenire, i lavori prevedono , in aggiunta allo smaltimento dell'amianto, anche attività di ripristino nel punto vendita. TIA in questi casi realizza il rifacimento delle parti e delle strutture eliminate per la presenza di amianto. Anche in questo caso si fa riferimento ad un contratto quadro con prezziario di riferimento.
A mò di esempio si cita il contenuto delle fasi di un Piano di Lavoro per un intervento in emergenza su un terreno con amianto in una stazione di servizio :
- Predisposizione della recinzione di cantiere
- Incapsulamento del terreno con pompa a bassa pressione
- Rimozione del terreno tramite escavatore
- Inserimento del rifiuto in big bag omologati posti su pallet
- Un secondo operatore irrorerà il terreno nel big bag con prodotto incapsulante
- Chiusura del big bag a “becco d’oca” e sua movimentazione alla zona dedicata allo stoccaggio dei rifiuti tramite muletto o sollevatore telescopico dotato di forche
- Incapsulamento del fondo scavo
- Pulizia del cantiere e restituzione per i lavori di ripristino
La nostra società ha effettuato per conto di un importante cliente nazionale una serie di attività all’interno di strutture interrate (Camerette) a servizio della rete teleriscaldamento del Comune di Brescia utilizzate per l’alloggiamento degli organi di manovra motorizzati e delle eventuali apparecchiature di misura. Si sono ispezionate e censite circa 200 camerette poi indicate su planimetrie.
4.1 STRUTTURE INTERRATE (CAMERETTE)
Si tratta di strutture interrate, in muratura o calcestruzzo armato, per la compensazione delle dilatazioni meccaniche delle tubazioni e/o dove sono alloggiati gli organi di manovra e le apparecchiature di misura necessarie all’esercizio della rete.
L’accesso avviene mediante uno o più chiusini in ghisa di tipologia variabile. Nella maggioranza dei casi i chiusini di accesso sono ubicati in sede stradale. Le camerette delle reti teleriscaldamento si configurano come ambienti sospetti di inquinamento o confinati ai sensi del D. Lgs. 81/08 e del D.P.R. 177/2011.
Le camerette sono attraversate dalle condotte del teleriscaldamento. Talvolta sono attraversate anche da condotte di acquedotto, gasdotto, fognatura, cavidotti (energia elettrica MT/BT o trasmissione dati). Le dimensioni variano in funzione dello scopo per cui sono state costruite. Come specificato in precedenza, le camerette della rete TLR sono considerate spazi confinati. Di conseguenza, tutto il personale che opera all’interno delle camerette è stato adeguatamente formato secondo quanto previsto dal D.P.R. 177/2011. Inoltre, almeno il 30% della forza lavoro chiamata ad operare deve possedere un' esperienza minima triennale di attività in spazi confinati. Data l’ubicazione degli accessi alle camerette, generalmente in sede stradale, è stato necessario approntare un cantiere stradale. Per tale motivo è stato richiesto che il personale fosse adeguatamente formato secondo D. Lgs. 81/08 e del DI 04/03/2013
6.2 RILIEVO CAMERETTE E ISPEZIONE VISIVA
Sono state rilevate, a titolo indicativo non esaustivo, informazioni sulle caratteristiche generali della camerette valide ai fini della classificazione e del censimento dello spazio confinato, informazioni sulle condizioni di conservazione delle strutture edili, della carpenteria e degli organi di manovra presenti all’interno della cameretta. La verifica è stata effettuata mediante ispezione visiva, compilando apposita check-list completa delle voci da verificare e predisposta con format specifico. Sono state scattate delle fotografie che documentano lo stato di fatto della cameretta al momento dell’ispezione. E’ stata poi verificata la correttezza dello schema planimetrico, comprensiva di verifica delle dimensioni della cameretta per verifica di rispondenza con quello presente in cartografia aziendale e fornito da ACS.
In caso di non corrispondenza, lo schema è stato aggiornato utilizzando il format aziendale concordato.
6.3 MONITORAGGIO AMBIENTALE AERODISPERSI
Per ogni cameretta si è determinata la qualità e la quantità della concentrazione di fibre aerodisperse, mediante campionatore a portata costante con compensazione automatica delle perdite di carico e supporti in cellulosa. Il volume minimo da prelevare è di 3.000 litri con un tempo minimo di campionamento di 5,5 h. I campioni prelevati sono stati analizzati mediante microscopia elettronica a scansione (SEM). È stato previsto un singolo monitoraggio ambientale per cameretta.
6.4 CARATTERIZZAZIONE AMIANTO
All’interno di ogni cameretta, è stata verificata la presenza di amianto mediante ispezione visiva che consenta una prima classificazione sulla natura dell’amianto in compatto e/o gessato. Il rilievo schematico ha indicato la posizione di arrivo (punto cardinale) in cameretta delle tubazioni e la tipologia della coibentazione, in fodera di fibro cemento di tipo compatto, gessato o wanit.
Sono state poi scattate delle fotografie per documentare la presenza di amianto. Accertata la presenza di amianto è stata posizionata l’etichetta “Presenza Amianto” in corrispondenza degli accessi della cameretta (fornitura CM) così come rappresentato nella figura sottostante
Da ogni cameretta è stato poi prelevato dalla coibentazione in amianto in condizione visivamente peggiore n° 1 campione da analizzare per la caratterizzazione qualitativa/quantitativa delle fibre mediante microscopia elettronica a scansione (SEM) o difrattometria a raggi X (DRX). Successivamente sulla base dell’esito del campionamento, è stata eseguita una valutazione dell’indice di degrado mediante il metodo VERSAR. L’indice di degrado è da intendersi come valore rappresentativo delle condizioni della cameretta.
6.5 CARATTERIZZAZIONE FAV
All’interno di ogni cameretta, è stata verificata la presenza di FAV mediante ispezione visiva. A richiesta del CM è stato richiesto il prelievo dalle coibentazioni di uno o più campioni da analizzare in laboratorio per effettuare la caratterizzazione qualitativa/quantitativa delle fibre mediante microscopia elettronica a scansione (SEM). Al termine delle operazioni di campionamento si è provveduto al ripristino della coibentazione e della guaina protettiva così come da indicazioni fornite da CM.
6.6 RILEVAZIONE PRESENZA RADON
A discrezione, è stata richiesta un’indagine per il rilevamento delle concentrazioni di Radon all’interno di camerette. Le camerette individuate possono essere diverse da quelle oggetto di indagine e censimento e sono comunicate per tempo. L’attività consiste in:
- eventuale sopralluogo preliminare;
- posizionamento di rivelatori passivi (dosimetro rilevatore di tracce nucleari del tipo CR-39) all’interno delle camerette;
- recupero dopo il periodo previsto dalla normativa vigente (in genere 12 mesi);
- analisi presso laboratorio specializzato accreditato;
- produzione di relazione tecnica finale comprensiva di comparazione con i valori limite e verifica di conformità.