Lavori recenti

Lavori recenti (7)

Lunedì, 14 Ottobre 2024 00:00

Riservato

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  • Fornitura e posa di impianto fotovoltaico su di un immobile industriale.

Dati tecnici

  • Potenza nominale totale installata 744 kWp

 

 

Dati

Cliente: Riservato

Località: Grantorto (PD)

 

Mercoledì, 25 Settembre 2024 00:00

ENGIE - Impianto fotovoltaico per un super condominio

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Fornitura e posa di impianto fotovoltaico di un supercondominio. Si tratta di uno dei più grandi impianti condominiali sinora realizzati in Italia. Formato da 114 impianti residenziali e 19 condominiali. ENGIE ha presentato questo progetto al KEY - The Energy Transition Expo di Rimini, in uno dei panel di Huawei, marca produttrice della maggior parte della componentistica.

Dati tecnici

  • Potenza nominale totale installata 435,16 kWp
  • Capacità di stoccaggio pari a 1.3 MWh
  • 262 batterie Luna da 5kWh, 125 inverters 3KTL + 8 inverter 6KTL e 200 Ottimizzatori

 

 

Dati

Cliente: Engie

Località: Crema (CR)

 

Mercoledì, 25 Settembre 2024 00:00

Maston

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Opere di bonifica, smantellamento e demolizione, propedeutiche alla riqualificazione di 4 importanti asset in zone di Milano di grande interesse.

Le aree di Via Gonin 51 e di via Balduccio da Pisa 15 sono insediamenti misti in aree di Milano ad alto tasso di crescita ed appartenevano al patrimonio immobiliare di A2A. Via Balduccio da Pisa 15 è ubicata nella zona dell’ex scalo ferroviario di porta Romana, un’area particolarmente strategica, servita dalla metropolitana M3, dove si trova il Villaggio delle Olimpiadi Invernali 2026. Via Gonin 51 è un’area di circa 37.000 mq. composta da cinque diversi edifici utilizzati da A2A a scopo essenzialmente di deposito. Si trova in zona San Cristoforo/Navigli in prossimità della nuova linea metropolitana M4.

I due edifici di Via Durini 15 e Corso Europa 18 sono immobili da riqualificare in una zona di alto pregio. Via Durini 15 si compone di otto piani fuori terra oltre a due interrati per complessivi circa 5.500 mq lordi. Corso Europa 18/20, sempre di otto piani fuori terra più due interrati, ha 11.900 mq. di superficie lorda prevalentemente adibiti ad uffici.

 

maston via gonin 2

Dati

Cliente: Maston

Località: Milano

 

 

 

 

 

Mercoledì, 20 Ottobre 2021 00:00

Decostruzione e demolizione di un immobile in città

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La nostra società sta per concludere la seconda fase di un lavoro importante di riqualificazione su più edifici posizionati all’interno di un tessuto residenziale complesso. Ex fabbrica e di proprietà del Politecnico di Milano, l’area interessata di 5.000 mq. si trova in una zona centrale di Milano. Sviluppa 15.000 mq. coperti.

La prima fase è stata dedicata allo strip out e bonifica da materiali contenenti amianto e fibre artificiali vetrose. La seconda fase ha invece riguardato i lavori di bonifica del terreno in alcuni punti inquinati e successivamente la demolizione dei quattro edifici facenti parte del progetto. TIA è stata scelta come general contractor di tutte le opere di bonifica e di demolizione avvalendosi di aziende partner specializzate.

In un precedente articolo abbiamo descritto le prime attività di bonifica e strip out.

Le demolizioni delle strutture presentavano complessità per le quali si è dovuta organizzare una pianificazione precisa e scrupolosa delle fasi di lavorazione seguendo pedissequamente il cronoprogramma stabilito. Parte degli edifici da demolire erano infatti a ridosso di altri immobili abitati.

Prima di eseguire la bonifica del terreno sono stati messi in sicurezza gli edifici circostanti provvedendo ad installare una serie di palificazioni lungo il perimetro del cortile interno che confinava con altre abitazioni. Una cinquantina di pali sono stati così collocati ad una profondità media di 20 metri.

Una volta messa in sicurezza l’area, si sono eseguiti gli scavi per la bonifica del terreno che hanno raggiunto 6 metri di profondità. Successivamente sono stati analizzati i terreni e solo una volta arrivati i risultati delle analisi è stato possibile procedere alla fase successiva, quella delle demolizioni.

Dovendo abbattere alcune porzioni degli edifici a contatto con immobili abitati si sono adottate, a seconda della situazione, le due tecniche di decostruzione e demolizione.

Le prime lavorazioni sono iniziate con la tecnica della decostruzione. Partendo dal piano più alto di ogni porzione di edificio da demolire, che si trovava in adiacenza ad un fabbricato occupato e da non demolire, si è puntellato il piano sottostante mettendo in sicurezza ogni volta il piano in lavorazione. Sono stati posizionati degli orsogrill come barriere di protezione ad ogni piano. E' stato collocato un mini escavatore che ha iniziato a decostruire tutto quello che c’era tra l’edificio adiacente e la prima campata dell’edificio da demolire. Questa modalità di lavorazione si è ripetuta per tutti i piani sottostanti. Questa sequenza di lavorazione ha permesso di dividere l’edificio da demolire da quello adiacente abitato. In questo modo il distacco creatosi ha permesso di proseguire in totale sicurezza la demolizione degli edifici interessati. A questo punto si è iniziato a demolire gli edifici dall’alto in senso verticale.

Durante la demolizione sono state utilizzate tecniche per l'abbattimento delle polveri utilizzando cannon-fog e idranti. Come visibile nelle foto, è stato usato un pannello speciale di protezione a copertura dell'intera facciata dell'edificio laddove la demolizione procedeva su edifici fronte strada. Questo pannello, che veniva spostato di volta in volta durante le fasi di avanzamento dei lavori, ha permesso di contenere la polvere e l’eventuale schizzo di detriti.

Demoliti gli edifici si è proceduto con la frantumazione delle macerie e la successiva suddivisione tra cemento armato e ferro per poi inviare i rifiuti ai siti di smaltimento e recupero.

 


 

Mercoledì, 20 Ottobre 2021 00:00

Disarmo ferroviario e bonifica terreni

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Prevede un' importante iniziativa di Housing Sociale, con la realizzazione di 400 appartamenti e di una residenza universitaria, il progetto di riqualificazione dello scalo Greco Pirelli, risultato tra i vincitori del primo bando di Reinventing Cities, indetto dal Comune nel 2017 insieme a C40, gruppo internazionale composto da 96 città contro il cambiamento climatico e a favore della sostenibilità ambientale. Nel 2020 è stato lanciato un secondo bando, ora alle battute finali, incentrato su altri 7 siti da rigenerare, alcuni dei quali importanti snodi ferroviari di Milano ora dismessi e degradati.

Tra le opere propedeutiche alla riqualificazione dello scalo Greco Pirelli, la nostra società si è aggiudicata i lavori di disarmo ferroviario previsti.

Si tratta di una serie di lavori di natura decostruttiva e ambientale che comprendono principalmente :

  • sfalcio del verde
  • rimozione della pavimentazione in asfalto/calcestruzzo;
  • rimozione dei binari e relativi sistemi di fissaggio/deviatori
  • rimozione delle traversine ferroviarie
  • rimozione del pietrisco ferroviario (ballast)
  • rimozione di pali di illuminazione o trazione, e relativi plinti di fondazione
  • rimozione di ogni ulteriore trovante o rifiuto rinvenuto sull’Area o nello strato superficiale di suolo nell’ambito dell’esecuzione delle Opere
  • trasporto e smaltimento/recupero dei rifiuti prodotti presso centri autorizzati

Lo sfalcio del verde e la scarifica del manto stradale per circa 10 cm sono stati i lavori propedeutici ai lavori di bonifica del pietrisco. Sono stati eseguiti con particolare accortezza per evitare di entrare in contatto col ballast sottostante in gran parte di tipologia pericolosa.

Rimosso l'asfalto superficiale si è provveduto ad un campionamento del pietrisco, a campioni rappresentativi, per determinarne la concentrazione di amianto e l'indice di rilascio.

In funzione dei risultati analitici sono stati determinati i codici CER e le modalità di rimozione, a seconda si trattasse di materiale pericoloso o non.

Successivamente si è intervenuto con operatori inscritti in cat. 10 alla rimozione dei binari ferroviari. La rimozione è stata effettuata mediante il taglio a fiamma ad una lunghezza di Mt. 7,00 circa; successivamente sono stati sollevati con un escavatore munito di pinza, e poi sganciati dalle traversine. Una volta separati, i binari sono stati caricati su container per il successivo avvio a impianto di recupero. Le traversine sia in legno che in calcestruzzo armato precompresso sono state dapprima lavate in loco e accumulate all’interno dei container scarrabili per il successivo smaltimento.

Posizionati in aree strategiche della città, gli scali ferroviari milanesi dismessi, tra cui Greco Pirelli, sono al centro di un accordo di programma tra Regione, Comune e FS che punta alla loro rigenerazione ambientale ed al rilancio economico del contesto in cui sono ubicati. Oltre a Greco, Farini, San Cristoforo, Porta Romana, Porta Genova, Rogoredo e Lambrate svilupperanno nei prossimi anni progetti di grandi ambizioni dando nuova vita ad aree della città dimenticate da tempo.

Si è conclusa la seconda fase dei lavori legati alla riqualificazione di palazzo Broggi a Milano. Si tratta della demolizione interna dell'intero immobile di circa 50.000 mq., composto da 4 piani interrati, il piano terra e 8 piani superiori, e che fa seguito alla prima fase di smantellamento selettivo e bonifica dei manufatti contenenti amianto e fibre artificiali vetrose iniziata nel 2017.

Palazzo Broggi è un edificio storico, situato nel centro di Milano, che è stato per diversi anni sede delle Borsa e successivamente del gruppo Unicredit. Di proprietà del fondo cinese Fosun, si ipotizza la sua trasformazione in hotel di lusso.

La prima fase ha avuto come oggetto la rimozione selettiva di pavimenti, controsoffitti, pareti mobili ed in generale tutte le demolizioni minori e le bonifiche in regime di Edilizia Libera. Le bonifiche hanno interessato materiali contenenti amianto e fibre artificiali vetrose.

La seconda fase ha interessato le opere di rimozione e demolizione soggette a preventivo rilascio del Permesso di Costruzione, tra cui :

  • Rimozione di pavimenti in pietra, parquet, resina e massetti

  • Rimozione di serramenti esterni

  • Rimozione di elevatori e montacarichi

  • Demolizione di tavolati e di murature in laterizio e cls

Certificazione Leed

Tutto l’intervento è stato realizzato secondo quanto previsto dal protocollo Leed. Quindi ogni tipo di rifiuto e materiale rimosso dal cantiere è stato suddiviso, classificato ed avviato a siti di recupero, riutilizzo e riciclo. Al responsabile Leed è stata fornita una rendicontazione completa sui rifiuti prodotti.

Punti critici

Gli aspetti logistici hanno rappresentato una difficoltà nella gestione del cantiere. Lo stoccaggio ed il trasporto a discarica dei rifiuti è stato complesso per gli spazi angusti di manovra nel sito e per le difficoltà di accesso e circolazione nel centro di Milano. Il notevole numero di addetti e la sovrapposizione di lavori di natura diversa, unito ad i compressi tempi di esecuzione richiesti dalla committente, hanno inoltre reso necessario una programmazione puntuale delle attività ed un controllo costante.

Dati Tecnici

Per realizzare i lavori sono stati impiegati mediamente 60 operatori, tra cui 17 specializzati nelle bonifiche, 1 capo cantiere ed 1 assistente di cantiere. Le bonifiche sono durate circa 100 giorni. L’intero lavoro sarà completato in 9 mesi circa.

 

Dati

Cliente: DEA Capital

Cantiere: palazzo Broggi ex sede Unicredit

Località: Milano, piazza Cordusio

Durata dei lavori: 10 mesi

Fine lavori: Maggio 2018

 

Lunedì, 15 Febbraio 2016 00:00

ILVA - bonifica coperture tubificio erw

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Descrizione dei Lavori

L’intervento di bonifica e rifacimento delle coperture del tubificio ERW ha interessato un’area di circa 16.900 mq. composta da :

  • Un capannone principale a shed (pendenza intorno al 25%) avente struttura in acciaio e copertura in cemento amianto
  • Un capannone a doppia falda (pendenza inferiore al 15%) avente struttura in acciaio e copertura in cemento amianto
  • Una palazzina sul lato nord est, adibita a refettorio, avente copertura in laterocemento con lastre in cemento amianto sull’estradosso.

Tutta la copertura, oggetto d’intervento, risultava costituita dalla seguente stratigrafia:

  • lastra in cemento amianto ondulato fissata con ganci a travetti in ferro (arcarecci)
  • lana di roccia avente spessore di circa 5 cm.
  • lamiera grecata con funzione di controsoffitto fissata agli arcarecci di copertura

Punti critici e Soluzioni adottate

Gran parte delle coperture oggetto di intervento risultavano essere non calpestabili. La massima attenzione posta alle problematiche della sicurezza ha determinato queste soluzioni tecniche:

  • le lavorazioni in copertura sono state eseguite solo mediante utilizzo di apposite passerelle atte a distribuire il peso degli operatori su almeno tre arcarecci e con lo scopo di non calpestare le lastre in cemento amianto per evitarne la rottura. Su tali passerelle hanno lavorato solo 2 operatori contemporaneamente.
  • prima di ogni intervento sono state posate linee vita provvisorie ancorate alla struttura portante. Su ciascun tratto di linea di vita erano presenti solo 2 operatori contemporaneamente.
  • per i movimenti degli operatori sulla copertura sono state poste sulla linea di gronda delle tavole da ponte di spessore 5 cm al fine di creare un camminamento obbligatorio.
  • per la prevenzione del rischio di caduta laterale sono stati installati, fase per fase, una protezione laterale creata con tubi e giunti sostenuti da castelli di salita formati da ponteggi ad elementi prefabbricati.
  • per evitare la caduta dal colmo, si sono posati appositi parapetti mobili che insistevano sulla falda adiacente al colmo da proteggere.  

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Dati

Cliente: ILVA

Località: Taranto

Cantiere: Tubificio ERW

Durata dei lavori: 3 mesi

Fine lavori: Febbraio 2016

La nostra storia

Il gruppo Ti&a nasce nel dopoguerra e si sviluppa sino a diventare negli anni 90 leader in Italia nelle bonifiche da amianto.

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