La legge regionale della Lombardia sull'amianto n. 14 del 31 luglio 2012 ha introdotto delle sanzioni amministrative, variabili in base ai quantitativi presenti ed alla loro pericolosità, comminate ai proprietari di immobili per la mancata comunicazione della presenza di amianto. Per evitare tali sanzioni, i proprietari erano tenuti a comunicarlo all' ASL competente per territorio entro il 31 gennaio 2013, qualora non già effettuato precedentemente.

La nostra società effettua su tutto il territorio italiano un servizio di valutazione del rischio amianto.

Il servizio prevede:

  • impiego di tecnico specializzato per rilievo dati in loco, munito di adeguati indumenti di protezione individuale
  • esecuzione di ispezioni visive atte a determinare l’eventuale presenza ed il relativo stato di conservazione dei materiali contenenti amianto
  • prelievo di campioni massivi su manufatti sospetti contenere amianto e determinazione dell’eventuale presenza per tipologia
  • eventuali monitoraggi dell’aria con relativa analisi in MOCF (Microscopia Ottica in Contrasto di Fase)
  • realizzazione di servizio fotografico
  • individuazione dei punti di prelievo e riproduzione grafica della distribuzione dei manufatti contenenti amianto su planimetrie
  • tabulazione dei risultati e quantificazione approssimativa degli eventuali MCA presenti
  • valutazione delle azioni correttive da intraprendere in termini di priorità, metodologie e tempistiche
  • redazione di documento finale unico contenente tutti i dati e risultati della predetta indagine (applicazione metodo VERSAR per materiali di tipo friabile e metodo ID – INDICE DEGRADO per materiali di tipo compatto)
  • compilazione ed invio modulo NA/1 alle ASL di competenza

Le analisi sono effettuate da Laboratorio specializzato accreditato

Estratto della legge regionale n. 14

Art. 8 bis (Sanzioni e controlli)

  • La mancata comunicazione di cui all'articolo 6, comma 1, comporta, a carico dei soggetti proprietari pubblici e privati inadempienti, l'applicazione di una sanzione amministrativa da € 100,00 a € 1.500,00.
  • La Giunta regionale, con apposita deliberazione, detta criteri per l'applicazione delle sanzioni di cui al comma 1, sulla base dei quantitativi presenti e della loro pericolosità, tenuto conto anche dello stato di conservazione del materiale.
  • Il comune, verificata attraverso la ASL competente la presenza di amianto non censito, ingiunge al proprietario di provvedere alla stima dello stato di conservazione dell'amianto o del materiale contenente amianto secondo un apposito protocollo della direzione regionale competente. Il proprietario, entro trenta giorni dalla notifica dell'ingiunzione, trasmette la stima dello stato di conservazione al comune e all'ASL competente per territorio. In caso di inadempimento, l'ASL competente provvede ad effettuare la stima, rivalendosi sul proprietario per le spese sostenute.

 

La prigione di saint Joseph a Lione è stata costruita nel XIX secolo. Chiusa nel secolo scorso per la sua inadeguatezza agli standard attuali, grazie ad una forte mobilitazione di associazioni di difesa del patrimonio artistico monumentale francese, si è puntato sulla sua riqualificazione che prevede entro il 2014 la creazione di uffici e di alloggi sociali, così come la realizzazione di un campus che ospiterà 5.000 studenti.

TIA ne ha curato recentemente la bonifica per conto di un importante gestore di patrimoni immobiliari.
La bonifica dell'immobile ha comportato la rimozione di amianto e soprattutto del piombo, presente in quantità, nel vecchio carcere.
Per preservare intatta questa testimonianza unica dell'architettura carceraria francese del XIX secolo, alcune pareti sono state conservate sotto il controllo del capo architetto dei Monumenti storici francesi. Le dimensioni del sito e la delicatezza dell'intervento hanno messo in evidenza la capacità e l'esperienza di TIA nel gestire situazioni complesse. In particolare è stato apprezzato lo scrupoloso e meticoloso lavoro di conservazione dell'edificio storico.

Il rischio/soglia di 0,1 mg/mc. ha comportato una metodologia di intervento con interventi in ambiente confinato e l'utilizzo di maschere a ventilazione assistita. La bonifica da piombo è stata effettuata tramite:

  • raschiatura
  • getto ad alta pressione
  • sabbiatura

Questi i principali supporti contenenti piombo, su cui sono stati effettuati i lavori di decontaminazione:

  • scale
  • intonaci
  • finestre
  • plinti
  • porte
  • cornici

Il Coordinamento delle associazioni delle rinnovabili e dell'efficienza energetica (FREE) è stato ascoltato il 18 giugno scorso dalle Commissioni Finanza e Industria del Senato in merito alla conversione in legge del decreto legge su prestazioni energetiche degli edifici e detrazioni fiscali. 
Tra le modifiche richieste spiccano:

  • Detrazioni fiscali del 50% da applicarsi anche alla sostituzione di amianto con impianti fotovoltaici.
  • Proroga al 31 dicembre 2014 delle detrazioni sugli interventi di efficientamento anche per le singole abitazioni
  • L'inclusione nelle detrazioni del 65% anche della sostituzione di impianti di riscaldamento con pompe di calore ad alta efficienza ed impianti geotermici a bassa entalpia
  • nell' energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili includere i sistemi di accumulo ad esse abbinate

Qui il testo integrale degli emendamenti proposti.

Con la fine del conto energia le associazioni del fotovoltaico si sono attivate per portare avanti quelle azioni a sostegno del settore che garantirebbero comunque la continuità del fotovoltaico in Italia pur in assenza degli incentivi, ormai definitivamente abbandonati.
L'intervista pubblicata sul portale Qualenergia al nuovo presidente del Gifi, Gruppo Imprese Fotovoltaiche Italiane, Emilio Cremona fa luce sull'attuale situazione e sulle cose a cui puntare. Questo un breve estratto :
....Ora bisogna puntare sugli altri strumenti: ad esempio far sì che i certificati bianchi possano essere ottenuti anche da impianti sopra i 20 kW o che delle detrazioni fiscali del 50% possano godere anche le imprese. A queste due misure andrebbe poi abbinato un sostegno a quella che è una missione strategica per il paese: la bonifica dell'amianto che copre ancora i tetti di molte imprese. Queste politiche sarebbero d'aiuto sia alle aziende che fanno fotovoltaico che a quelle imprese sul cui tetto l'impianto viene installato, che hanno così l'occasione di risparmiare autoconsumando.

Questo il link all'intervista.

La Regione Piemonte con Deliberazione della Giunta Regionale 18 dicembre 2012, n. 40-5094 ha approvato il Protocollo regionale per la gestione di esposti / segnalazioni relativi alla presenza di coperture in cemento-amianto negli edifici. Il documento include le Linee guida regionali per la valutazione del rischio di esposizione da coperture in cemento-amianto in Piemonte.
Segnaliamo queste Linee Guida del Piemonte perchè affrontano il prolema di questi manufatti in modo completo e corretto.

Estratto:
....la presenza, ancora diffusa sul territorio piemontese, di queste coperture comporta la necessità di stabilire un protocollo, valido in tutta la regione, per la gestione degli esposti e delle segnalazioni dei cittadini e di definire, di conseguenza, precisi criteri per la valutazione del rischio di esposizione  derivante dalla presenza di coperture in cemento-amianto, criteri che consentano di assegnare gradi di priorità quanto più possibili oggettivi e quindi orientare nel modo migliore le risorse, pubbliche o private, necessarie alla rimozione; ......
.....La Regione Piemonte ha pertanto ritenuto opportuno, partendo dai criteri fissati dal D.M. suddetto, definire specifiche linee guida per semplificare ed uniformare il giudizio sullo stato di conservazione delle coperture (c.d. indice di degrado) e sulla valutazione del rischio per la salute, che si compongono, oltre che della valutazione dello stato di conservazione dei materiali contenenti amianto e della conseguente probabilità di rilascio di fibre, anche di indicatori di esposizione (contemplanti variabili che identifichino il numero di soggetti esposti, le caratteristiche ed il tempo con cui gli individui, in una determinata
area, possono venire a contatto con fibre disperse dai MCA) della popolazione, ovvero dei lavoratori, e forniscono indicazioni sulle azioni conseguenti da adottare.
Tali linee guida possono inoltre essere uno strumento utile, messo a disposizione in particolare di coloro che sono proprietari di immobili con coperture in cemento-amianto, per una valutazione dello stato di conservazione del manufatto. .....

.... Indice di degrado
L’indice di degrado rappresenta l’insieme delle variabili che compongono la valutazione dello stato di conservazione di un manufatto (copertura) in cemento – amianto. L’ARPA, procede alla determinazione dell’indice di degrado mediante verifica delle caratteristiche e dello stato di conservazione della copertura attraverso l’utilizzo di una specifica procedura codificata (Procedura U.RP.T104 e scheda U.RP.S094), che prevede l’impiego di un algoritmo ....

.... L’indice di esposizione
L’indice di esposizione si compone dell’insieme dei parametri che misurano la probabilità con cui una quota di popolazione sia esposta a fibre di asbesto provenienti da una determinata copertura in cemento-amianto. .......

A questo link trovate l'intero documento con le Linee guida.

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La nostra storia

Il gruppo Ti&a nasce nel dopoguerra e si sviluppa sino a diventare negli anni 90 leader in Italia nelle bonifiche da amianto.

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