Il DM FER 2018-2020, conosciuto meglio come Decreto Rinnovabili, è ad un passo dall'approvazione: in arrivo nuovi incentivi per chi realizza un impianto fotovoltaico, soprattutto per chi lo fa in sostituzione dell'amianto dalle vecchie coperture. Il testo del nuovo decreto, dopo la revisione del Ministero dell’Ambiente, è ora sul tavolo della Conferenza Unificata Stato Regioni che dovrà esprimere il proprio parere. ll Decreto dovrà essere approvato a breve visto che il calendario prevede che il primo dei 7 bandi sarà in programma il 31 gennaio 2019.
Questi incentivi, uniti al fatto che i prezzi degli impianti fotovoltaici non sono mai stati così bassi come oggi, fanno prevedere un nuovo boom per i prossimi anni. Ricordiamo che attualmente il costo di un impianto fotovoltaico si aggira tra 0,8 e 1,5 €/Wp, secondo le dimensioni.
Nella bozza definitiva sono stati istituiti 4 gruppi :
A. fotovoltaico ed eolico;
A-2 : fotovoltaico in sostituzione dell’amianto
B. impianti idroelettrici e geotermoelettrici
C. impianti oggetto di rifacimento totale o parziale appartenenti al gruppo A(escluso fotovoltaico) e B.
Tralasciando le altre tipologie di rinnovabili, chi vorrà ottenere incentivi per un impianto fotovoltaico potrà accedere ai bandi per l’iscrizione al registro o alle procedure d’asta per il gruppo A.
Iscrizione al registro
Per l’iscrizione al registro le condizioni sono le seguenti :
gli impianti devono avere potenza compresa tra i 20 kW e 1 mW
essere di nuova costruzione
rispettare le disposizioni sul divieto di accesso agli incentivi statali per impianti collocati in aree agricole
essere abilitati e in possesso del relativo titolo con il preventivo di connessione accettato in via definitiva
Novità degna di nota sono gli 800 MW di contingente messi a disposizione espressamente per il fotovoltaico in sostituzione dell’amianto. Come si legge nel decreto rinnovabili 2018, nel gruppo (A-2) rientrano gli impianti fotovoltaici di potenza inferiore a 1 MW i cui moduli “sono installati in sostituzione di coperture di edifici su cui è operata la completa rimozione dell’eternit o dell’amianto”.
Per queste installazioni è previsto inoltre un premio supplementare di 12 euro per MWh prodotta. L’incentivo è esteso a tutta la produzione e non soltanto a quella immessa in rete.
Il fotovoltaico in sostituzione dell’amianto fa così la parte del leone, prendendosi quindi la fetta maggiore : su un totale di 1.730 MW a disposizione per tutte le fonti rinnovabili quasi la metà è riservata al gruppo A-2 (fotovoltaico in sostituzione dell’amianto).
Tariffe incentivanti
Esempi:
impianto compreso tra i 20 kWp e i 100 kWp > tariffa 110 €/mWh + 12 €/mWh (bonus amianto) = 122 €/mWh per 20 anni impianto compreso tra i 100 kWp e i 1.000 kWp > tariffa 90 €/mWh + 12 €/mWh (bonus amianto) = 102 €/mWh per 20 anniProcedure d'asta
Gli impianti di potenza superiore a 1 mW accedono invece all'incentivazione a seguito di partecipazione a procedure competitive di aste al ribasso per la definizione del premio di incentivazione, sempre nei limiti dei contingenti di potenza. Verranno escluse della valutazione offerte di riduzione rispetto alla tariffa di riferimento inferiori al 2% e superiori al 70%.
Per quanto riguarda i contingenti di potenza messi a disposizione con i bandi di gara, qui su 6.210 MW ben 5.100 è destinato al gruppo A che include eolico e fotovoltaico.
Quindi ci sono buone possibilità di ottenere gli incentivi per chi ne faccia richiesta anche con procedure d'asta.
Quando richiedere gli incentivi
Primo bando a fine gennaio 2019. Successivamente a fine maggio 2019 - fine settembre 2019 - fine gennaio 2020 - fine maggio 2020 - fine agosto 2020, con l’ultima sessione prevista per fine gennaio 2021.
Presentazione domanda di partecipazione entro 30 giorni dalla data di apertura del bando.
Criteri di priorità di assegnazione
Il GSE forma e pubblica la graduatoria sul suo sito, secondo criteri di priorità, da applicare in ordine gerarchico a ciascuno dei gruppi, fino a saturazione del contingente di potenza.
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