Gli NPL (Non Performing Loans) immobiliari rappresentano, per le banche, dei crediti che i debitori non riescono più onorare, ma che hanno come garanzia un immobile. La crisi di questi ultimi anni ha fatto emergere un consistente volume di questi immobili che spesso sono difficilmente vendibili perché ubicati in aree industriali, di poco pregio, e gravati sovente di passività ambientali che ne riducono ulteriormente il valore. In questi siti frequente è la presenza di amianto, di rifiuti o rimanenze di prodotti pericolosi da smaltire residui di precedente produzioni, e di serbatoi interrati danneggiati che hanno inquinato il terreno circostante. La banca (o il soggetto proprietario) si trova così a dover gestire queste problematiche ambientali ancor prima di poter alienare il bene.
Il caso che illustriamo rappresenta una delle tipiche situazioni che si riscontrano negli NPL immobiliari per i quali la nostra società può fornire tutti i principali servizi di messa in sicurezza e di bonifica ambientale necessari.
In un edificio industriale dismesso nella provincia di Milano erano presenti materiali pericolosi e non pericolosi, in giacenza da precedente attività, costituiti in prevalenza da oltre 300 fusti in ferro da 200 litri contenenti materie prime utilizzate nell’industria cosmetica.
In via preliminare, è’ stata dapprima condotta una campagna di caratterizzazione per identificare il contenuto dei fusti in giacenza e definire così il relativo destino di smaltimento. Successivamente si è proceduto al carico ed al trasporto degli stessi ad un impianto autorizzato secondo i vari codici CER.
Caratterizzazione dei materiali
Si è provveduto a portare a terra i pallet di fusti e con il tecnico di laboratorio incaricato sono stati aperti e campionati i liquidi rinvenuti nei fusti dove sono stati identificati 3 gradi di densità: liquido (per almeno l’85%) liquido denso e liquido molto denso.
In considerazione di questa variabilità “random” rinvenuta, si è convenuto di procedere come segue:
- suddivisione dei fusti in 3 Lotti;
- campionamento ed invio ad analisi, per ogni Lotto, delle varie tipologie di densità del liquido riscontrato (liquido, denso, molto denso); pertanto 9 campioni totali per i liquidi dei fusti da 200 litri.
Durante le attività di verifica si sono rinvenuti anche:
- n. 40 fusti da 200 litri vuoti con residui di contaminazione o con film plastico di imballo contaminato
- n. 3 fusti da 200 litri con materiale solido in forma di sale che è stato campionato ed inviato ad analisi
Non si è ritenuto necessario campionare i rifiuti solidi confezionati in sacchi da 25 Kg potendo rinvenire le schede tecniche delle 2 tipologie di materiale confezionato : (a) Sodio Oleato e (b) Tecno 200 Compact.
Carico e trasporto ad impianto di smaltimento
Una volta ricevuti gli esiti delle analisi dai laboratori accreditati, si è provveduto a caricare i rifiuti ed a trasportarli ad impianto di smaltimento autorizzato in base ai rispettivi codici CER. Queste le quantità a seconda dei codici:
- CER 16.03.05* (Mix reagenti, Acido formico) e CER 15.01 .10* (imballi cont) ton 12,24
- CER 16.03.06 (Glicerolo) e 16.03.04 (Sale in fusti) ton 2,86
- CER 16.03.06 (sodio oleato) ton 16,01