Bonifiche, tecniche e soluzioni
AMIANTO, FAV, PIOMBO E PCB: TUTTI MATERIALI ESTREMAMENTE PERICOLOSI, LA CUI BONIFICA RICHIEDE COMPETENZE, ESPERIENZA E UN’ATTENZIONE FUORI DAL COMUNE. L’ANALISI DI IVAN GLOCERI SULLE PROSPETTIVE DEL SETTORE
Febbraio 1985. Il dipartimento tecnico del comune di Milano ha un problema spinoso: 34 scuole hanno presenza di amianto friabile, che in alcuni casi comincia a manifestare distacchi e sfaldamento, mettendo a rischio la salute di alunni e professori. Viene chiamata Tecnologie Industriali e Ambientali Spa, azienda esperta del settore dei materiali tecnici e coibenti, in industria ed edilizia civile. «In assenza di alcuna normativa italiana – ricorda Ivan Gloceri, direttore commerciale dell’impresa milanese –, Tia individua le migliori tecnologie disponibili e mutua, dalle norme statunitensi Epa, le tecniche e le metodologie a protezione dei terzi e dei propri operatori. Nell’arco di un anno avviene la fase pionieristica delle bonifiche da amianto in Italia, con una notevole capacità da parte di Tia di individuare soluzioni tecniche, interpretare i bisogni del cliente, intraprendere partenariati con le migliori aziende fornitrici di tecnologie. Si instaura anche una seria e costruttiva collaborazione con gli enti pubblici di controllo, grazie alla quale prenderanno vita gli articoli della normativa tecnica, diventati poi leggi di riferimento regionali e poi nazionali sulle bonifiche da amianto». È una storia, questa, che definisce immediatamente il Dna dell’azienda. «Siamo sempre stati molto attivi nel cercare di essere partner di fiducia dei nostri clienti –. Non è un caso che in questi 30 anni Tia sia cresciuta in Italia e all’estero, continuando a proporsi come partner affidabile e di eccellenza, prima azienda del settore negli anni novanta a puntare su qualità e sicurezza».